L' albero delle arance salate

Il corriere aveva di nuovo saltato il giro di consegne. Così sono andata a prendermeli in sede BRT e ho fatto impazzire il magazziniere. Sono tornata a casa con i libri e ho fatto i gradini due a due. Ho mangiato una bistecca e gli spinaci in 4 minuti e poi ho finalmente preso possesso del divano con ’l’albero delle arance salate’ di Giancarlo d’Adamo. L’ho finito in 1 ora e 35 minuti. 1 ora e 35 minuti bellissimi. Una scrittura delicata e scorrevole, un viaggio dentro due donne e attraverso un’isola magica e incantata che ha saputo cristallizzare, far crescere e custodire un grandissimo amore. L’albero delle arance salate mi ha regalato delle emozioni bellissime. Mi ha ricordato uno dei film che ho amato di più e che continua a commuovermi ogni volta: i ponty di Madison county. Non ho mai avuto con mia madre il rapporto di Federica con Sara, ma mi hai fatta riflettere profondamente. Probabilmente se l’abbracciassi io, potrei scoprire che non aspettava altro. In ogni caso: è un romanzo bellissimo e la fiaba del gatto e della rondine, un racconto nel racconto, è dolcissimo. Come i disegni di Luca, il figlio dell’autore. Una scoperta l’autore. Un regalo bellissimo questa lettura. Un altro particolare importante: l’autore ha scelto di devolvere in beneficenza i diritti d’autore derivanti dalle vendite del libro a U.G.I. Unione Genitori Italiani (contro il tumore dei bambini)