Il Vangelo di Giuda

Un libro complicato, non tanto per la storia in sé quanto per il modo in cui la storia viene presentata. Racconta la storia di Leo Newman, sacerdote cattolico studioso di pergamene e papiri, alle prese con due diverse tentazioni che interrogano e mettono in crisi la sua identità: il Vangelo di Giuda, che nega la resurrezione di Cristo e quindi mina il fondamento della religione cristiana, e - contemporaneamente - l’amore di/per una donna, che contrasta con il vincolo del celibato cui sono tenuti i sacerdoti cattolici. Il racconto, però, si svolge su tre piani diversi: il passato remoto (le origini di Leo Newman: Roma 1943), il passato prossimo (l’incontro con Manderley Brewer e la scoperta del Vangelo di Giuda), il presente (Magda – adesso). Piani che si intrecciano e che si possono identificare facendo ben attenzione alla titolazione dei capitoli. L’inizio del libro è un po’ lento e faticoso, ma poi il racconto decolla e, mentre si scoprono gli incastri tra i tre piani, il libro diventa molto interessante e piacevole da leggere (anche se non è mai leggero!).