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È lungo questa linea che nasce la poesia di Alda Merini, cioè lungo la linea del suo labile confine tra il suo mondo e quello fuori dal suo.
Appendice di pareri autonomi e inediti di: Cinzia Demi, Vincenzo Guarracino, Stefano Lanuzza, Massimiliano Magnano, Angelo Maugeri, Laura Rizzo, Tommaso Romano, Mario Rondi. «Esistono persone con confini esili che si lasciano permeare dagli altri, e a volte escludono gli altri. È lungo questa linea che nasce la poesia di Alda Merini, cioè lungo la linea del suo labile confine tra il suo mondo e quello fuori dal suo. Lì nel suo “confine senza fine” la poetessa incontrava l’arte. La sofferenza incontrava le parole e l’immagine del dolore. Questo l’«a fondo» di Giulia Sottile, psicologa, lungo una ricerca scrupolosa, nuova per molti suoi aspetti e davvero definitiva come diagnosi scientifica che non è stroncatura letteraria ma chiave di lettura che propone una “dimensione”». Dalla prefazione di Anna La Rosa.
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