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Nationality Letteratura: Russia
La sonata a Kreutzer
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La sonata a Kreutzer - Lev Tolstoj - copertina
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sonata a Kreutzer

Descrizione


Un uomo di nome Pozdnysev durante un viaggio in treno confessa a uno sconosciuto la propria colpa segreta. Ricorda di aver presentato alla moglie un avventuriero, gran seduttore e abile musicista, dando così inizio a un gioco che si rivelerà tragicamente beffardo. Via via sempre più sospettoso una sera, mentre la coppia esegue in perfetta sintonia la Sonata a Kreutzer di Beethoven, Pozdnysev accantona ogni dubbio. Spinto dalla gelosia uccide la moglie per un tradimento in realtà mai avvenuto e senza rendersi conto del terribile malinteso. Pubblicata nel 1891 dopo numerose revisioni, la "Sonata a Kreutzer" è tra le opere più significative dell'ultimo Tolstoj. Dura requisitoria contro le ipocrisie nascoste della vita coniugale, racconto quasi dostoevskiano per la ricerca delle motivazioni più oscure dei gesti umani, si presenta come la testimonianza spietata di una storia che potrebbe essere vera. "Scritta con cattiveria", come ebbe a dire Sonja Tolstoj, la "Sonata a Kreutzer" rimane un invito spregiudicato a riflettere sulla morale, le grandi passioni e i loro effetti.
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Dettagli

5
2006
Tascabile
148 p., Brossura
Krejcerova sonata
9788807820090

Valutazioni e recensioni

Enrico Caramuscio
Recensioni: 4/5

“Soltanto noi uomini non lo sappiamo e non lo sappiamo perché non vogliamo saperlo; le donne sanno benissimo che l’amore più elevato, più poetico, come lo definiamo noi, non dipende dalle qualità morali, ma dalla vicinanza fisica e perfino dalla pettinatura, dal colore, dal taglio dell’abito…l’uomo mente quando parla di sentimenti elevati: a lui interessa solo il corpo, ecco perché perdona qualsiasi bassezza ma non perdona un abito fatto male, di cattivo gusto, di un brutto colore. Una civetta ne è conscia, ma qualsiasi ragazza innocente lo sa inconsciamente, come sanno gli animali.” In poche pagine Tolstoj demolisce il concetto di amore romantico e demonizza quello di amore carnale, smascherando i difetti di un rapporto tra uomo e donna pieno di imperfezioni e meschinità nascoste sotto una maschera ipocrita di virtù e felicità coniugale. L’amore non esiste, semmai si deve parlare di attrazione fisica, di bisogno carnale, di libido, un’impellenza sessuale che trasforma gli uomini in animali incapaci di controllare i propri istinti e rende le donne meri oggetti del desiderio, pienamente consapevoli del proprio ruolo di vittime ma anche della loro capacità di rendere gli uomini schiavi. L’unione dei sessi viene vista come una bestialità che soffoca la natura umana, un contratto di vendita con il quale una ragazza innocente viene offerta ad un depravato. Il fornicatore è trattato alla stregua dell’alcolizzato e del morfinomane, la sua fame sessuale lo trasforma in una bestia accecata dalla passione e pronta perfino ad uccidere. Lo sa bene il nostro Pozdnysev, uxoricida reo confesso, che durante un lungo viaggio in treno si sfoga con uno sconosciuto compagno di viaggio, raccontando la sua triste esperienza e, quasi a volersi giustificare in qualche modo, spiegando le ragioni che lo hanno portato a compiere il delitto. L’uomo, schiavo dei sensi e oppresso dalla gelosia, è prigioniero di un rapporto di reciproca avversione con la moglie che si aggrava di giorno in giorno e viene placato, di tanto in tanto, soltanto attraverso la loro unione carnale. L’ingresso in scena del musicista Truchacevskij e la particolare intesa che si verrà a creare tra lui e la moglie di Pozdnysev, alimenterà nel protagonista il germe del sospetto e lo spingerà a compiere un gesto estremo e drammatico. “Guardai i bambini, lei con i lividi sul viso e per la prima volta mi dimenticai di me stesso, delle mie ragioni, del mio orgoglio, per la prima volta vidi in lei un essere umano. E così insignificante mi apparve tutto ciò che mi aveva ferito, la mia gelosia e così significativo mi apparve ciò che avevo fatto, tanto che avrei voluto affondare il mio volto nella sua mano e chiedere: Perdonami!”

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Leopoldo Guadagno
Recensioni: 5/5

Credo di essermi innamorato di questo libro! Per non parlare del brano musicale. Brividi!

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Recensioni: 4/5

Anche questo è davvero un capolavoro antesiniano del genere giallo investigativo!! Il romanzo si basa su un rewind che un uomo fà su un treno durante un lungo viaggio in Russia e dove oltre a raccontare,con dovizia di particolari,l'omicidio della propria moglie ne fà anche una disquisizione sull'applicazione della giustizia a favore del sesso forte ma solo se borghese.......... Un ottimo libro!!!

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Recensioni

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Recensioni: 4/5
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Lev Tolstoj

1828, Jasnaja Poljana (Russia)

Nato in una famiglia di antica nobiltà, rimasto orfano della madre a due anni e del padre a nove, fu allevato da alcune zie molto religiose; trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra Mosca, la grande tenuta familiare di Jasnaja Poljana e Kazan’, dove nel 1844 si iscrisse all’università, frequentando prima la facoltà di studi orientali, poi quella di giurisprudenza, che concluse nel 1850. In questi anni, disordinati e tempestosi ma anche nutriti da intense letture (J.-J. Rousseau, A. Puskin, N. Gogol’, L. Sterne), cominciò a tenere un diario, che continuò poi per quasi tutta la vita. Nel 1851-53 partecipò alla guerra contro il Caucaso, prima come volontario, poi come ufficiale di artiglieria. Il suo debutto letterario (Infanzia,...

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