La sonata a Kreutzer

Il primo Tolstoj in cui mi imbatto, e dal quale sono uscita alquanto soddisfatta. “La sonata di Kreutzer” è misogino, femminista, denigrante, encomiastico, violento. La donna viene descritta come un essere forte, sensuale, dominatore, “indipendente”, che cattura e sopprime l’uomo: è la perfetta copia della donna-vampiro munchiana. Un racconto non banale, anzi. Una profonda e articolata riflessione sulle donne, sul matrimonio e tutto ciò che concerne questa sfera. Semplicemente Tolstoj, il quale è in grado di trasformare l’ordinario in straordinario.

Al contrario di altri autori russi, Tolstoj riesce a mantenere la sua potenza come nei romanzi lunghi. Un viaggio in treno diventa una confessione dell'anima di un uomo, scandito dal ritmo dalla sonata da cui l'opera prende il nome.

La tematica è molto forte: nel corso di un viaggio in treno, un uomo racconta allo sconosciuto seduto dinanzi a lui dell'omicidio della moglie e delle vicende che lo hanno portato a compiere tale gesto. Dopo la lettura, vale la pena recuperare la risposta letteraria di Sofja Tolstaja (moglie dell'autore) a tale opera in cui la vicenda viene riportata con vividezza e pathos dalla moglie dell' uxoricida. Pagine di letteratura davvero potenti