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Anno edizione: 2015
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Un romanzo autobiografico e al contempo una cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi.
«Tutta la forza critica che chiediamo a un romanzo è qui, in uno dei libri cruciali del nostro tempo» – Corriere della Sera
Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita? È questo il nodo affrontato da Gli anni, romanzo autobiografico e al contempo cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi, nodo sciolto in un canto indissolubile attraverso la magistrale fusione della voce individuale con il coro della Storia. Annie Ernaux convoca la Liberazione, l'Algeria, la maternità, de Gaulle, il '68, l'emancipazione femminile, Mitterrand; e ancora l'avanzata della merce, le tentazioni del conformismo, l'avvento di internet, l'undici settembre, la riscoperta del desiderio. Scandita dalla descrizione di fotografie e pranzi dei giorni di festa, questa «autobiografia impersonale» immerge anche la nostra esistenza nel flusso di un'inedita pratica della memoria che, spronata da una lingua tersa e affilatissima, riesce nel prodigio di «salvare» la storia di generazioni coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho trovato questo libro estremamente personale, come se fosse un diario di una vita, nonostante la scrittrice chiarisca più volte che il suo intento è quello di descriverci il cambiamento radicale che la società francese ha vissuto in circa 60 anni (più o meno dagli anni '40 fino al 2010). E un libro veramente interessante che personalmente ho dovuto leggere per l'università, mi ha colpito quanto tutto venga descritto con precisione e come Ernaux ci faccia fare un vero e proprio viaggio nel tempo, portando come filo conduttore la sua vita e le sue esperienze. Mentre leggevo pensavo che questo è uno di quei libri che ti fanno capire quanto la scrittura e la memoria sia importante, vedere come i momenti di crisi che viviamo oggi non sono niente di nuovo, e che la vita continua nonostante essi, mi ha aiutato tanto🩵
Dove vanno i nostri ricordi? Come fissare gli attimi di vita che hanno generato in noi emozioni ed attenzione? Per un tempo restano nella memoria e nel racconto di chi ci è stato vicino prima che si sfaldino e come una immagine evanescente inizino a sgranarsi per poi sparire nei recessi del tempo trascorso . Ma questo passato, con le sue fatiche e gioie, dolori e passioni , aspettative e delusioni è veramente andato via, è diventato futuro o è semplicemente affondato e impantanato in un eterno presente. Ernaux come un pittore frenetico mischia i colori della sua tavolozza con schizzi della sua esistenza, una scrittura per flash mnemonici che, percorrendo la sua vita, percorre il tempo di tutti noi, quel tempo della speranza che spesso non si è realizzata. Un tempo che custodisce, come uno scrigno, ciò che ha e abbiamo vissuto, e che comunque è valso la pena di vivere, con una umanità fatta di uomini e donne che hanno amato e odiato. E che hanno portato ad essere quello che oggi siamo. Una generazione si riconoscera' nelle emozioni e nelle delusioni di questo viaggio rutilante della memoria. Le generazioni successive conosceranno quei tempi nei quali il futuro sembrava dover essere sempre migliore del passato.
Mi è piaciuto nel contenuto, in moltissime parti mi sono ritrovata, per ragioni diverse, ma soprattutto per averle vissute. Altre sono state ricche fonti di riflessione. E il magone è stato sempre in agguato. Quello che mi è pesato è ha reso la lettura pesante e lenta è stata la forma dell'elenco. In effetti, non si può classificare come un romanzo vero e proprio (non era nemmeno nelle sue intenzioni), ma una sorta di cronaca/diario degli anni, appunto, della sua vita, dalla sua nascita nel 1940, al primo decennio del 2000, incrociati con i fatti della grande Storia. Al di là dello stile, che può piacere o meno, lo consiglio, è un grande libro! È difficile non trovarsi d'accordo con i pensieri e le idee espressi dalla scrittrice.
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