(Stoccolma 1931-2015) poeta svedese. Una delle voci liriche più autentiche della cultura scandinava del Novecento. Ha esordito con il volume Diciassette poesie (1954, nt), d’ispirazione religiosa; nelle raccolte Il cielo interrotto a metà (1962, nt), Risonanze e tracce (1966, nt), Quartetto (1967, nt), la sua poesia si è caricata di simboli surreali, di metafore volte a definire il difficile rapporto con le cose. La produzione successiva affronta i temi dell’inquietudine e della solitudine umana: Visione oscura (1970, nt), Sentieri (1973, nt), Mari baltici (1974, nt), La barriera della verità (1978, nt), La piazza selvaggia (1983, nt), Per la vita e per la morte (1989, nt), I ricordi mi guardano (1993), La lugubre gondola (1996) in cui svolge una riflessione sui limiti della parola poetica. La vena malinconica, tesa a tracciare una sorta di summa dell’esperienza artistica e creativa, pervade anche Il grande mistero (2004). Parte della sua opera è tradotta in italiano in Poesia dal silenzio (2001). Premio Nobel 2011.