(Parigi 1634-93) scrittrice francese. Sposò nel 1655 il conte di La Fayette, seguendolo nelle sue terre d’Alvernia, ma ben presto se ne separò per trasferirsi a Parigi con i due figli. Si dedicò quindi alle relazioni mondane e alla letteratura, legandosi d’amicizia con il cardinale di Retz e con Mme de Sévigné, e stringendo un intenso legame amoroso con il duca di La Rochefoucauld. Confidente e amica di Enrichetta d’Inghilterra, di cui scrisse la storia (Storia di Enrichetta d’Inghilterra, 1720), svolse inoltre un ruolo diplomatico di una certa importanza nelle relazioni tra la Francia e la Savoia. Del 1662 è la sua prima opera, la novella psicologica La principessa di Montpensier (La princesse de Montpensier), apparsa sotto il nome del letterato Segrais. Seguirono due romanzi: Zayde (1670), anch’esso a nome di Segrais, ambientato nell’esotica Spagna moresca e imperniato sulle intricate avventure di un amore difficile, e La principessa di Clèves (La princesse de Clèves, 1678), pubblicato anonimo, e considerato il suo capolavoro. Un’altra novella, La contessa di Tenda (La comtesse de Tende), imperniata su una situazione simile a quella della Principessa di Clèves, apparve postuma nel 1724. Scrisse inoltre cronache di avvenimenti storici cui aveva assistito personalmente: Le memorie della corte di Francia per gli anni 1688 e 1689 (Mémoires de la cour de France pour les années 1688 et 1689, 1731). Postumo fu pubblicato anche il suo Epistolario (Correspondance, 1725). Scrittrice di grande sobrietà e purezza stilistica, Mme de L.F. ha creato con la Principessa di Clèves il primo romanzo psicologico moderno. È lo studio attento e partecipe della vita interiore della protagonista, la registrazione sottile e meticolosa del suo svolgersi misterioso e inatteso, fatto di repentine, impossibili felicità, di solitudini, di segreti abbandoni. L’atteggiamento morale dell’autrice, non esente da influenze gianseniste, si richiama anche alla drammaturgia raciniana.