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Nassim Nicholas Taleb - Antifragile. Prosperare nel disordine


Nassim Nicholas Taleb è il Paul Auster della matematica finanziaria, e “Antifragile” chiude la sua personale “Trilogia di New York”, inaugurata con l’ormai proverbiale “Cigno nero” e proseguita col meno conosciuto “Letto di Procuste”.
Proprio come lo scrittore di Brooklyn ha fatto del caso l’asse portante della propria narrativa, questo analista libanese naturalizzato statunitense va costruendo, libro dopo libro, un corpus di saggi che analizzano caso e probabilità in ambito statistico e finanziario, ma che finiscono per dire cose importanti anche a tutti coloro che non frequentino direttamente gli indici di borsa.

Per di più, alle sue qualità peculiari di analista Taleb unisce un talento divulgativo non comune, e un gusto per l’allegoria e l’aneddotica capaci di rendere più digeribili ad un largo pubblico concetti tutt’altro che banali.


Sembra fragile. Sarà vero?

“Il cigno nero”, ad esempio, trattava di come sia impossibile calcolare il rischio che si verifichino eventi rari dall’impatto significativo, e di predirne l’occorrenza.
Quello stesso animale sarebbe diventato poi una chimera di successo, confermando da par suo la brillante intuizione di Taleb, e oggi il nostro ci riprova proponendoci un neologismo che merita certamente di attecchire nella lingua comune, vista l’attualità e l’urgenza racchiuse nel concetto cui fa riferimento.

Cos’è “Antifragile”? Antifragile può dirsi qualsiasi sistema complesso che tragga profitto e prosperi nel disordine e nel caos.
A dire dell’autore, non è forse mai esistito periodo, nella storia dell’uomo, con tanto bisogno di familiarizzare e fare proprio un simile modello.
Ovvero, e per ricondurre tutto ad un esempio di facile assimilazione: se in un dato settore del commercio, ciascuno degli attori che vi partecipano tende a perseguire la massima solidità e robustezza per sé, il settore nel suo intero funziona invece al meglio nel disequilibrio, perché l’alternarsi di successi e fallimenti dei singoli genera una dinamica virtuosa per il sistema nel suo complesso.

“Ho già sostenuto che la storia è in gran parte il prodotto di eventi che rientrano nella categoria dei cigni neri, mentre noi ci affanniamo ad affinare la nostra comprensione dell’ordinario, e a tal scopo sviluppiamo modelli, teorie o rappresentazioni che non riusciranno mai a identificare l’origine di queste grandi scosse o a misurarne la probabilità”, sostiene Taleb, e così facendo getta un ponte con l’ultima fatica di Jean-Paul Fitoussi, altro abile affabulatore che dalle pagine del suo recente “Il teorema del lampione” ci invita proprio a cercare fuori dalla zona di luce le soluzioni di cui abbiamo bisogno in questo periodo.

La copertina dell'edizione americana di ""Antifragile""

Nello zoo disegnato da Taleb, però, non ci sono solamente cigni neri. C’è spazio anche per qualche miliardo di tacchini, che naturalmente sono tutti quegli umanissimi pollastri incapaci di prevedere gli eventi macroscopici e inattesi che sconvolgono il fluire degli eventi così come l’avevano immaginato e preventivato.
Ma in qualità di tacchini, è senz’altro meglio essere informati che infornati: ed è qui che ci viene in soccorso l’impianto ricco e denso di “Antifragile”.

La cosa più interessante del saggio di Taleb, infatti, è che tutti possono riconoscervi, in nuce, alcuni dei propri comportamenti, per poi poter guardare (con il distacco che solo un’autorevole voce “esterna” può consentire) a quelle stesse coazioni a ripetere.
O ancora, e per prendere in prestito il termine utilizzato da Daniel Kahneman nel suo “Pensieri lenti e veloci”, si tratta di “biases”; termine che sta a indicare quel meccanismo coattivo del pensiero che tende a riparare solo in quel che sa, o in quel che crede di sapere, piuttosto che affrontare analiticamente le situazioni che di volta in volta gli si presentano.
I biases, insomma, sono veri e propri tranelli che la mente tende a se stessa quand’è imbrigliata nelle pastoie del pensiero condizionato.

Attraverso una serie di capitoli (ma Taleb preferisce chiamarli “Libri”, in omaggio all’esperienza di lettura e conoscenza che ciascuno di essi è in grado di offrire in sé), scopriamo la varietà di declinazioni che il concetto di “antifragile” assume nella vita di tutti i giorni, e la lettura risulta spesso molto godibile anche in virtù della capacità di Taleb di attingere i suoi esempi da una letteratura ampia e variegata, che saprà trovare la via per arrivare a tutti i lettori: fragili, robusti o antifragili che siano.

Nassim Nicholas TalebAntifragile. Prosperare nel disordine
550 pag., 24 euro- Il Saggiatore
ISBN 9788842819172
 




La biografia di Nassim Nicholas Taleb


Antifragile. Prosperare nel disordine
Antifragile. Prosperare nel disordine Di Nassim Nicholas Taleb;

Questo libro offre una nuova visione del mondo.

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