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Uno splendido disastro, Jamie McGuire intervistata dalle blogger


Uno splendido disastro
di Jamie McGuire ha conquistato la rete ed è entrato subito in classifica grazie al passaparola delle blogger. Chi meglio di loro, le lettrici più entusiaste, poteva intervistare l'autrice?

Glinda del blog “Atelier dei Libri” (http://atelierdeilibri.blogspot.it/)

Cara Jamie, dopo aver letto e riletto il tuo romanzo per un anno intero e aver letteralmente obbligato i lettori italiani a fare lo stesso, non potevo lasciarmi scappare l'occasione di porti una domanda. Oltre ad aver amato alla follia Travis, di cui non vedo l'ora di leggere il punto di vista nel seguito di Uno splendido disastro, ho avuto un vero e proprio colpo di fulmine per America e Shepley e so bene di non essere stata l'unica ad aver subito il loro fascino.
A questo proposito ti chiedo: c'è la possibilità che in futuro noi lettori potremo leggere del materiale che li riguarda?


Ciao Glinda, mai dire mai. La mia agenda è piena fino al prossimo anno, ma ho pensato di scrivere almeno un racconto per America e Shepley, prima o poi. Ci sono delle chicche su di loro davvero carine anche nel seguito di Uno splendido disastro. Piacciono molto anche a me!

Selly del blog “Romanticamente Fantasy” (http://romanticamentefantasy.blogspot.it/)

Ciao Jamie, dopo aver letto (e amato) Uno splendido disastro noi lettrici e blogger non vediamo l'ora di leggere il secondo libro, intitolato Walking Disaster, che uscirà a breve in lingua originale e verrà pubblicato in Italia per Garzanti. Tra i due libri qual è stato il più difficile da scrivere? Il primo perché è stato l'inizio di tutto oppure il secondo scritto dal punto di vista di Travis Maddox?

Ciao Selly, Uno splendido disastro si è creato da sé, molto facilmente. Con Walking disaster è stato sicuramente più difficile perché dovevo stare attenta che tutta la storia fosse perfettamente coerente con i fatti del precedente e che tutto accadesse nell’ordine corretto. Ho scritto Walking disaster con il testo di Uno splendido disastro sempre sott’occhio, e grazie al cielo esistono gli editor!

Bliss Valentina del blog “Libri per passione” (http://sentimentitralepaginediunlibro.blogspot.it/)

Ciao Jamie, ci sono così tante domande che mi piacerebbe porti ma ce n’è una che mi interessa di più. La stesura del romanzo, la creazione dei personaggi e la loro evoluzione nel corso della storia sono legati a qualche esperienza fatta da te nella vita reale? Hai preso spunto da qualche evento particolare o da qualcuno che conosci, per creare Travis, Abby, Mare, Shep, Parker e gli altri?

Uno splendido disastro parla delle mie esperienze personali molto più di quanto voglia ammettere. Travis è ispirato a un ragazzo per cui avevo una cotta all’università. Shepley è una persona esistente con cui ho frequentato l’università, così come Brazil. America è un insieme di varie persone, ma il nome è reale e appartiene a un’amica di un’amica. La mia piccola università in Oklahoma ha invece ispirato l’ambientazione. Il resto è tutta invenzione!

Jamie McGuire


Sabrina del blog “Reading at Tiffany’s” (http://www.readingattiffanys.com/)


Ciao Jamie, ecco la domanda dal nostro blog “Reading at Tiffany’s”: il soprannome che Travis dà ad Abby la prima volta che la vede è adorabile! Da dove deriva e, soprattutto, per quale motivo la chiama proprio Pidge?

Ciao Sabrina, stavo guardando il film Lilli e il vagabondo con i miei figli e ho pensato che il soprannome che il vagabondo dà a Lilli (“Pigeon” e il diminutivo “Pidge”) era davvero carino. Inoltre, sta molto bene nella storia di Uno splendido disastro, dato che Travis è un po’ il vagabondo del suo campus universitario.

Sara del blog “Sognando Leggendo” (http://sognandoleggendo.net/)

Cara Jamie McGuire, ho avuto il piacere di leggere e recensire il tuo romanzo e mi sono ritrovata a vivere nel libro insieme ai personaggi. Ora sono molto contenta di avere l’opportunità di porti una domanda e colgo quest’occasione per farti i complimenti per il tuo lavoro e lo stile con cui lo hai portato avanti. Mi ha colpito molto il fatto che nel tuo libro si possano provare una moltitudine di emozioni e vorrei chiedere quale segreto nasconde questa tua creatività così chiara e spontanea che riesce a entrare diretta nel cuore della gente, e se Uno splendido disastro è del tutto tua invenzione creativa o c’è un messaggio tra le pagine del libro, che hai voluto trasmettere ai lettori.

Cara Debora, questa è una domanda molto bella e spero di riuscire a trasmettere quello che penso nella risposta. Quando guardo un quadro mi chiedo sempre come sia possibile che qualcuno, usando solo un pennello e un po’ di colore, riesca a creare delle tali meraviglie. Scrivere è la mia arte. Mi siedo davanti al computer, chiudo gli occhi, metto della musica e divento il personaggio. Vedo quello che lui vede, sento quello che lui sente, provo quello che lui prova, a volte mi sembra di sentire persino i suoi stessi profumi! Inizio a battere sulla tastiera e in qualche modo la storia prende vita.
L’unico messaggio che voglio dare, oltre alla storia, è che se una ragazza di provincia dell’Oklahoma può arrivare nella lista del bestseller per aver scritto un romanzo, chiunque può realizzare il proprio sogno!




L'autrice


19 marzo 2013  

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