Gli appunti scuola di Wuz.it
Pelle di vecchia dalle Fiabe italiane raccolte da Italo Calvino
Una fiaba raccolta a Montale Pistoiese conosciuta anche come Occhi-Marci. Originariamente la fiaba era inserita nella raccolta Sessanta novelle popolari montalesi a cura di Gherardo Nerucci (1880).
Entrare nella pelle di qualcun altro è una necessità o un gioco tra i più amati dai protagonisti di queste storie. Basti ricordare Peau d’asne di Perrault e la storia dei Grimm La guardiana d'oche alla fonte (n. 179).
È ciò che fa la più giovane delle tre figlie di un Re, cacciata di casa con la sua balia per la perfidia delle sorelle.
Per evitare le continue molestie dei giovanotti, la balia fa conciare la pelle di una vecchia morta centenaria, creandole una vestito con cui ricoprirla. Sotto quelle spoglie c’è comunque una giovane donna, con capacità fisiche e abilità manuali tipiche della sua età.
Grazie a queste doti non solo trova ospitalità a casa di un Re, ma anche un lavoro di sarta e ricamatrice, svolto con tale maestria da suscitare sospetti. Il figlio del Re spiandola scopre che dentro l’abito da vecchia si nasconde una giovane bellissima e decide di sposarla.
Finale catartico, con il Re padre invitato alla festa di nozze, chiarimenti fra padre e figlia e la punizione per le due sorelle invidiose.
Altro tema centrale: il sale.
L’accusa delle sorelle è legata a un desiderio espresso dalla più giovane: ricevere un cartoccio di sale. “Lo sapete perché v’ha chiesto il sale, quella birbante?” dicono al padre “Perché vuol salarvi le cuoia”.
| 22 gennaio 2010 | Di Giulia Mozzato |
La posta della redazione
Hai domande, dubbi, proposte? Vuoi uno spiegone? Scrivi alla redazione!
Per poter aggiungere un prodotto al carrello devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Per poter aggiungere un prodotto alla lista dei desideri devi essere loggato con un profilo Feltrinelli.
Il Prodotto è stato aggiunto al carrello correttamente
Il Prodotto è stato aggiunto alla WishList correttamente