Dalla Cina con amore: il luogo meraviglioso dov'è nata la tradizione dei lucchetti che in Italia è diventata una moda grazie a Federico Moccia

C'è un luogo affascinante in Cina, un giardino nascosto tra le montagne, che sembra dipinto a china: uno dei luoghi più belli al mondo, nel massiccio dello Huangshan. Nasce qui la tradizione del lucchetto dell'amore che ha invaso, appesantito e snaturato i ponti italiani.

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È una tradizione delicata e romantica, che raggiunge un livello di eleganza e leggerezza tipico delle popolazioni orientali e che in Occidente difficilmente si riesce a riprodurre.
L'usanza vuole che le coppie, o le famiglie, scrivano i propri nomi su un lucchetto, che questo venga fissato alle balaustre che costeggiano i dirupi montagnosi di questo luogo da leggenda, e che la chiave del lucchetto venga gettata nel vuoto, lungo le pareti scoscese, simboleggiando così la durata eterna del matrimonio o dei legami famigliari.
Sinché la chiave non sarà recuperata (cosa praticamente impossibile) tutti andranno d'amore e d'accordo. Viceversa se una coppia decidesse di dividersi, potrebbe farlo solamente tornando nel parco dell'Huangshan, cercando nelle vallate le chiave del proprio lucchetto e aprendolo...


Tutto ciò vi ricorda qualcosa?
State pensando alle balaustre di Ponte Milvio e di tanti altri ponti italiani (e non solo ponti) costellate di lucchetti dopo la pubblicazione del romanzo Tre metri sopra il cielo firmato da Federico Moccia?

Ecco da dove proviene questa idea, in Cina una vera tradizione.
Ed ecco come da una idea popolare si possa trarre una grande popolarità...



Recentemente è stata trasmessa anche in Italia la serie di documentari intotilata ""Il giro del mondo in 80 giardini"" curata da Monty Don e diventata anche un bellissimo libro (potete acquistarlo su IBS Books).
Monty Don ha fatto una selezione di luoghi tra i più sorprendenti e magnifici della terra, tra i quali è incluso anche il parco del massiccio dello Huangshan, o Montagne Gialle, considerato da molti il luogo più poetico della Cina.
Nel 1990 è stato dichiarato Patrimonio naturale e culturale dell'umanità dall'UNESCO Heritage Committee.

Tutto il percorso, non facile a dire il vero, che si estende per chilometri lungo le pendici dei singoli monti su passerelle e piccoli sentieri, con molte scalinate anche ripidissime, è all'insegna dell'amore con luoghi dai nomi adeguati come Picco della Fanciulla di Giada.
Alberi secolari, tra i più antichi al mondo (in particolare pini) hanno ispirato per le loro forme contorte come bonsai e per il loro apparire e sparire nelle nebbie quasi perenni (per il particolare microclima del posto), poeti a artisti tra i maggiori delle molte dinastie come Li Bai, Jia Dao, Fan Dacheng, Shi Tao e Gong Zizhen, e si dice esistano più di 20.000 componimenti dedicati a questi luoghi.

Situato nella parte a sud della provincia di Anhui, il Mount Huangshan si estende per quattro contee: Shexian, Yixian, Taiping e Xiuning.
All'interno di un'area di 154 chilometri quadrati si trova una corona innumerevole di picchi, 72 dei quali hanno nomi che indicano le forme che ricordano.
Loto, Sommità lucente e Capitale Celeste sono le tre maggiori, che superano tutte i 1800 metri di altezza.
Le montagne sono costituite principalmente di granito, eroso con la glaciazione del Quaternario e divenuto lentamente quello spettacolo di vette che si estendono soprattutto in verticale.




Lo spettacolo più straordinario è dato dalle nuvole, quasi perenni in questo luogo (data l'alta escursione termica e la conformazione verticale delle cime), che creano un effetto misterioso e affascinante.
Le Yellow Mountains cambiano i loro colori e l'aspetto con l'aternarsi delle stagioni.
Per questo motivo molti turisti, specialmente cinesi, tornano più volte nell'anno a visitare questi luoghi.

Informazioni turistiche:

Su China Odyssey Tours
Su Travel China Guide

Libri e Guide sulla Cina

da google maps

10 luglio 2009

Di Giulia Mozzato